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DIATERMIA A MICROONDE O TERMOTERAPIA ENDOGENA
Nella termoterapia endogena vengono utilizzate apparecchiature che, grazie all’effetto Joule, producono un aumento della temperatura all’interno dei tessuti trattati (l’energia elettromagnetica, attraversando un corpo, genera energia termica). D’Arsonval osservò che le correnti alternate con più di 10.000 Hz non determinano reazioni sensitive o motorie, ma generano un intenso effetto calorico.
In fisioterapia vengono impiegati apparecchi generatori di onde corte (marconiterapia) e di microonde (radarterapia e ipertermia).
RADARTERAPIA
Il termine RADAR è l’acronimo inglese per Radio Detecting And Ranging (rilevatore e localizzatore di onde radio). L’apparecchio per radarterapia emette onde elettromagnetiche di frequenza 2450 Mhz, la cui lunghezza d’onda è di circa 12.5 cm.
Effetti:
Le microonde emesse dall’apparecchio radar provocano un aumento termico all’interno dei tessuti per effetto Joule (l’energia elettromagnetica si trasforma in calore per mezzo del meccanismo delle perdite dielettriche). Le micoronde vengono assorbite selettivamente da parte dei tessuti con alto contenuto di acqua (tessuti muscolari e periarticolari). Possono raggiungere una profondità di penetrazione massima di 3 cm. Gli effetti terapeutici della radarterapia si esplicano in un’azionedecontratturante (rilassamento muscolare), in una riduzione del dolore e in uno spiccato effetto trofico.
Mezzo di produzione:
Le microonde vengono prodotte da un particolare diodo, il magntron, e convogliate tramite un cavo coassiale ad una antenna fornita di riflettore. Possono essere raggiunte potenze di uscita da 10 a 300 watt, in emissione continua o ad impulsi.
Modalità:
L’antenna deve essere posta a una distanza di circa 12.5 cm dall’area da tratare e non più vicino pr il rischio della fromazione di onde stazionarie. Il paziente percepisce una sensazione di calore meno intenso rispetto alla merconiterapia, ma più gradevole e tollerato. La durata media delle applicazioni varia tra i 10 e i 20 min., con cadenza quotidiana, per cicli di 15 -
Artropatie, artriti, periartriti, lombosciatalgie e cervicobrachialgie.
Contratture muscolari antalgiche e algie post-
Fibrositi, borsiti, tendiniti, m. diReynaud
Contusioni, algie muscolari.
Generali: Febbre, neoplasie, scompensi cardiorespiratori, arteriopatie, gravidanza, soggetti portatori di pace-
Locali: Presenza di mezzi di sintesi, cicli mestruali, vasculopatie, osteoporosi grave.
Per scongiurare danni ad apparecchi elettronici, le applicazioni dovrebbero effettuarsi in ambiente isolato (gabbia di Faraday). E’ inoltre necessario porre attenzione a non puntare l’antenna verso l’occhio, poichè potrebbero verificarsi danni a carico del cristallino.
Un’esacerbazione del dolore durante l’applicazione può essere indice di sovradosaggio.
IPERTERMIA
L’ipertermia rappresenta un sistema di concezione relativamente recente per la produzione di calore endogeno, che permette di portare i tessuti biologici a elevate temperature (43.5 °C), riuscendo a controllare in un tempo reale l’intensità e la profondità del calore prodotto. Questa metodica è stata ed è tutt’ore ampiamente utilizzata in oncologia contemporaneamente alla chemioterapia e alla terapia radiante. Negli ultimi anni ha trovato applicazione nel trattamento di alcune patologie dell’apparato lcomotore.
Effetti:
La vasoilatazione provocata dal calore è responsabile dell’aumento del metabolismo basale cellulare., associato ad un incremento della mitosi; ciò si traduce in un indiretto effetto antiflogistico, mentre quello antalgico è conseguenza dell’innalzamento della soglia delle terminazioni nervose sensitive, insieme a un incremento dell’eliminazione di sostanze algogene (bradichinina e istamina). Di rilievo è anche l’effetto antifibrositico e di riduzione della rigidità articolare. Da studi condotti a livello microscopico è stato evidenziato, in campo oncologico, un moderato effetto cell killing, probabilmente responsabile della rigenerazione di nuovo tessuto.
Mezzi di produzione:
La macchina per ipertermia associa un sistema di produzione di calore esogeno a uno endogeno: il generatore di energia elettromagnetica lavora a una frequenza di 433,92 Mhz edè associato al sistema esogeno, rappresentato da un bolus dove circola l’acqua deionizzata termostatata.
Modalità di applicazione:
La temperatura massima cutanea (tra 38 °C 42 °C max) è stabilita dall’operatore in base alle singole patologie ed è controllata daun sensore termico posto sulla cute (termocoppia rame-
Assolute: Neoplasie, tbc, gravidanza, portatori di pace maker, infezioni acute. cardiopatie scompensate.
Relative: Parti metalliche endotissutali, obesità, rischio di emorragie, vaculopatie, disestesie.
Precauzioni:
L’elevata potenza di questi generatori per ipertermia ne imporrebbero l’uso in ambienti protetti (gabbia di Faraday), per ridurre le interferenze alle radiofrequenze e l’inquinamento elettromagnetico. E’ importante monitorare di continuo le reazioni soggettive del paziente durante la seduta: un’esacerbazione del dolore nei primi minuti di trattamento rappresenta in alcuni casi una valida reazione terapeutica e deve essere giustamente obiettivata per l’impostazione dei parametri applicativi delle successive sedute di trattamento.