Eccesso di polinsaturi e tanta attività fisica: menopausa precoce
Alti livelli di attività fisica e l'assunzione di acidi grassi polinsaturi risultano associati a una più precoce insorgenza di menopausa. Lo rivela uno studio condotto in Giappone su 3.115 donne in premenopausa (età: 35-56 anni) da Chisato Nagata, dell'università di Gifu. L'attività fisica è stata stimata al basale tramite un questionario validato, con calcolo dell'equivalente punteggio metabolico. Le assunzioni di alimenti con la dieta sono state misurate anch'esse al basale mediante un questionario validato sulla frequenza dei pasti e aggiustato sulla energia totale. Lo stato menopausale è stato definito dall'assenza di mestruazioni per 12 mesi o più. Mediante modello di rischio proporzionale di Cox si è valutato l'hazard ratio della comparsa di menopausa dopo correzione per età, parità, indice di massa corporea, fumo, grado di istruzione, irregolarità mestruali. A un follow-up di 10 anni, 1.790 donne sono andate incontro a menopausa naturale. Un elevato livello di attività fisica e un alto consumo di grassi polinsaturi sono apparsi moderatamente ma significativamente associati a un inizio più precoce della menopausa; considerando l'attività fisica, l'hazard ratio del quartile più alto verso il più basso è risultato di 1,17, mentre lo stesso rapporto in relazione agli acidi grassi polinsaturi si è attestato a 1,15. Nessun altro degli alimenti analizzati, potenzialmente correlati ai livelli degli estrogeni endogeni (grassi totali, altri tipi di lipidi, fibre alimentari, isoflavoni della soia, alcol) è apparso associato all'insorgenza della menopausa.
Menopause, 2012;19(1):75-81