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Alendronato: Trattamento a lungo termine sicuro e vantaggioso
I benefici dell`alendronato, uno dei bifosfonati impiegati nell`osteoporosi per contrastare i processi di riassorbimento dell`osso, continuano a manifestarsi anche dopo molti anni di trattamento continuato. Sono queste le conclusioni cui è giunto uno studio su 994 pazienti, appena pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Uno studio multicentrico, internazionale, randomizzato e in doppio cieco il trial ha seguito un gruppo di donne in menopausa per oltre 10 anni.
Inizialmente il disegno dello studio prevedeva il confronto di 3 diverse dosi giornaliere di alendronato (5, 10 e 20 mg) verso placebo, per un follow up di 3 anni.
Al termine dei 3 anni previsti, alle donne arruolate nel gruppo placebo è stato somministrato alendronato 10 mg/die per 2 anni e poi sono state eliminate dallo studio.
Contemporaneamente le donne in trattamento con 5 e 10 mg/die di alendronato, hanno continuato la terapia con la medesima posologia per altri 7 anni.
Le pazienti assegnate alla dose di 20mg/die, invece, sono passate al trattamento con 5mg/die dopo i primi 2 anni, continuando così per 3 anni, e poi al placebo per gli ultimi 5 anni.
Risultati
Il gruppo di donne che ha assunto alendronato 10 mg/die per 10 anni è quello che ha beneficiato maggiormente dell`attività del farmaco. Rispetto al basale, infatti, al termine del follow up la densità minerale ossea risultava incrementata rispettivamente del: 13,7% a livello del rachide lombare; 10,3% al trocantere; 5,4% al collo del femore; 6,7% considerando tutto il femore prossimale. Incrementi più contenuti si sono osservati anche nelle pazienti trattate con 5 mg/die di alendronato.
Nelle pazienti che avevano sospeso il trattamento passando al placebo, si è osservata, invece, una graduale perdita degli effetti del farmaco, valutati sia con la densità minerale ossea sia con i marker biochimici del rimodellamento osseo.
Conclusione
Per meglio valutare la sicurezza di un trattamento a lungo termine con alendronato, l`incidenza di fratture vertebrali è stata utilizzata, invece che come misura d`efficacia, come parametro aggiuntivo nel calcolo dei rischi. In definitiva, comunque, non si è osservato un incremento del numero di eventi avversi a 10 anni, né un maggior rischio di fratture. Quelli che sono gli effetti collaterali, normalmente osservati con questo farmaco, non sembrano perciò risentire di un possibile effetto cumulativo.
Bone HG et al. Ten Years` Experience with Alendronate for Osteoporosis in Postmenopausal Women. N Engl J Med 2004; 350:1189-