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Raddoppiata pandemia di diabete in 30 anni

Raddoppiata l'epidemia mondiale di diabete negli ultimi 30 anni
Dal 1980 l'epidemia di diabete è in crescita, per via dell'aumento della popolazione e del suo progressivo invecchiamento, e delle crescenti prevalenze età-specifiche. In particolare, il numero degli adulti affetti da diabete è più che raddoppiato nelle ultime 3 decadi. La massima crescita si è registrata in Oceania e in Nord America, mentre l'Europa è la regione in cui si rileva il minore aumento di prevalenza. Aree di crescita elevata sono anche l'Asia centrale e del Sud, i Caraibi, il Nord Africa e il Medio Oriente. Queste le stime più rilevanti effettuate dalla sezione “Blood glucose” del Global burden of metabolic risk factors of chronic diseases collaborating group, guidato da Majid Ezzati, dell'Imperial college di Londra. L'analisi è stata effettuata su 2,7 milioni di persone, in 199 nazioni, in un periodo compreso tra il 1980 e il 2008. Lo studio ha rivelato un aumento all'incirca del 7% della prevalenza mondiale di diabete per ciascuna delle ultime 3 decadi, con livelli di glicemia a digiuno (Fpg) saliti in media di 0,08 mmol/L ogni 10 anni. Globalmente il numero di persone diabetiche è aumentato da 153 milioni nel 1980 a 347 milioni nel 2008; in particolare, la prevalenza del diabete standardizzata per età è passata da 8,3% negli uomini e 7,5% nelle donne nel 1980 a valori, rispettivamente, del 9,8% e 9,2% nel 2008. Il massimo aumento si è avuto in Oceania, con il più alto valore di prevalenza (15,5% per gli uomini, 15,9% per le donne). Tra le subregioni ad alto reddito, l'Europa occidentale e l'America del Nord hanno evidenziato, nell'ordine, la più contenuta e la più elevata crescita di Fpg (nel primo caso: 0,07 mmol/L per gli uomini, 0,03 mmol/L per le donne; nel secondo: 0,18 mmol/L e 0,14 mmol/L). Questo quadro, secondo gli autori, rende necessari interventi preventivi efficaci e dovrebbe indurre i sistemi sanitari a migliorare gli approcci diagnostici e terapeutici del diabete e delle sue complicanze.
Lancet, 2011; 378(9785):31-40



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