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RELIGIONI E SESSO
Ebraismo
Nella legge ebraica il sesso non viene considerato come intrinsecamente peccaminoso o vergognoso solo se praticato in ambito matrimoniale tra marito e moglie. Certe pratiche sessuali devianti, elencate qui di seguito, sono altresì considerate gravemente come abomini immorali e talvolta punibili addirittura con la morte.
Il residuo del sesso, come qualsiasi altro fluido corporeo perduto, è sempre stato considerato impuro al di fuori del corpo e richiedeva atto di purificazione. Recentemente, un certo filone di studiosi hanno messo in dubbio che l'Antico Testamento abbia vietato con forza ogni forma di omosessualità, sollevando questioni di traduzione e di riferimenti ad antiche pratiche culturali[ L'omosessualità, tuttavia, nel giudaismo rabbinico veniva denunciata con chiarezza
La Torah, pur essendo assai franca nella sua descrizione di vari atti sessuali, proibisce certi rapporti. Vale a dire, l'adulterio, tutte le forme di incesto, l'omosessualità maschile, la zoofilia, ed introdusse l'idea che non si debba avere rapporti sessuali durante il periodo o ciclo della moglie:
• E Dio li benedisse e Dio disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra e soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su tutte le bestie che calpestano sulla terra. (Genesi 1:28)
• Non ti unirai carnalmente con la moglie del tuo prossimo, per diventare contaminato da lei. (Libro del Levitico 18,20)
• Non avrai relazioni carnali con un uomo, come con una donna: è cosa abominevole. (Levitico 18:22).
• E con nessun animale devi convivere, per non diventare contaminato da esso. E una donna non deve stare di fronte a un animale e a convivere con esso; questo è la depravazione. (Lev. 18:23)
• E per una donna durante l'immondezza della sua separazione, non potrai venirle vicino per scoprirne la nudità. (Lev. 18:19)
Come sempre succede con l’evoluzione dei tempi i passaggi di cui sopra possono, tuttavia, essere suscettibili di interpretazione moderna. Anche se i significati originali di questi versi non sono cambiati, la loro interpretazione potrebbe variare durante il lavoro di traduzione in altre lingue. Questo punto di vista però, è stato contrastato dai conservatori.
Cristianesimo
Il cristianesimo ha ribadito ulteriormente gli atteggiamenti ebraici sulla sessualità con due nuovi codici. In primo luogo vi fu la riproposizione dell'idea che il matrimonio fosse assolutamente esclusivo e indissolubile, inserendo nuove norme per quanto riguardava il divorzio .
In secondo luogo ai tempi dell'Antico Testamento il matrimonio era una questione quasi universale, in continuità con il "matrimonio totale" già avvenuto nel Giardino dell'Eden, ma nel Nuovo Testamento la traiettoria si estese verso l'obiettivo di nessun matrimonio più "nei nuovi cieli e nella nuova terra" (vedi Vangelo di Matteo 22).
Pertanto in pratica la nuova era successiva a Gesù ha ora il matrimonio soltanto come normativa, mentre il celibato rimane un dono prezioso in sé.
Nuovo Testamento
Il Nuovo Testamento risulta essere abbastanza chiaro sui principi relativi alle relazioni sessuali; in una delle sue lettere rivolte alla Chiesa di Corinto Paolo di Tarso risponde direttamente ad alcune domande che essi gli hanno sottoposto (Prima lettera ai Corinzi):
«"1 per quanto riguarda le cose che hai scritto: 'è bene che un uomo non tocchi una donna'. 2 Ma per colpa di casi avvenuti di immoralità sessuale e meglio che ogni uomo debba avere la propria moglie ed ogni donna il proprio marito. 3 Il marito deve dare alla moglie i suoi diritti coniugali e anche la moglie deve darli al marito. 4 Poiché la moglie non ha autorità sul proprio corpo, ma il marito la ha; allo stesso modo il marito non ha autorità sul proprio corpo, ma la moglie la ha. 5 Non privare l'un dell'altro, se non forse sotto accordo e per un tempo fissato, per dedicarsi alla preghiera e poi riunirsi di nuovo, affinché Satana non ti possa tentare a causa della mancanza di autocontrollo. 6 Io dico ciò per via di concessione, non di comando. 7 Vorrei che tutti fossero come io stesso sono. Ma ognuno ha un dono particolare da parte di Dio, uno che ne ha una forma e un altro un tipo diverso"»
Paolo qui parlando in una situazione in cui la Chiesa stava cadendo verso la lussuria ed alcuni membri utilizzavano perfino le prostitute (6:16), mentre altri sostengono l'idea di una "spiritualità superiore" che nega ingiustamente il piacere delle cose terrene, inclusa l'astinenza dal piacere sessuale [7: 1]. Paolo scrive loro per spiegare il contesto giusto per poter praticare la sessualità all'interno del vincolo matrimoniale e l'importanza delle coppie che continuano ad avere rapporti e che si danno reciprocamente piacere, ma li incoraggia a perseguire il celibato, come spiega in seguito [7: 32-
Evoluzione del Pensiero Cristiano
Agostino d'Ippona affermava che, prima della caduta di Adamo, non vi era alcun desiderio nell'atto sessuale, ma che bensì questo si trovava completamente subordinato alla ragione umana. Più tardi i teologi conclusero in modo del tutto simile sul fatto che la lussuria implicata nella sessualità fosse il risultato del peccato originale, ma quasi tutti convennero che si trattasse solamente di un peccato veniale se fosse avvenuto all'interno dell'istituto matrimoniale e senza inutile brama di lussuria.
Nelle chiese riformate, come rappresentate ad esempio dalla Confessione di fede di Westminster, vengono tratti tre scopi dal matrimonio: quello per incoraggiamento reciproco, sostegno e piacere, quello per avere figli ed infine quello per prevenire il peccato lussurioso.
Al giorno d'oggi molti cristiani hanno adottato l'opinione secondo cui non esiste alcun peccato nel godimento ingiustificato delle relazioni coniugali. Alcuni cristiani tendono a limitare le circostanze e il grado a cui il piacere sessuale è moralmente accettato, ad esempio nella costruzione dell'autocontrollo per impedire che la sessualità divenga una dipendenza o ne venga fatto un uso troppo frequente.
Induismo
In India l'Induismo ha accettato un atteggiamento aperto verso il sesso come opera d’arte, scienza e pratica spirituale.
Le scritture più famose e studiate della letteratura indiana nei riguardi del sesso sono il Kamasutra (Aforismi sull'amore) e il Kamashastra (da Kama che significa piacere e shastra che significa conoscenza o tecnica specializzata).
Questa raccolta di scritti sessuali espliciti, sia spirituali che pratici, copre la maggior parte degli aspetti del corteggiamento e del rapporto sessuale; il testo è stato assemblato nella forma che noi oggi conosciamo dal saggio Vatsyayana a partire da un manoscritto che era stato a sua volta distillato da una compilazione precedente. Si pensa che il testo attuale sia stato scritto nella sua forma definitiva tra il III e il V secolo.
D'interesse notevole sono anche le scultura intagliate nei mandir (templi indiani), in particolare il Tempio Kaṇḍāriyā Mahādeva sito a Khajuraho. La raffinata rappresentazione di un sesso disinibito suggerisce una società libera e tempi in cui le persone pensavano di affrontare apertamente tutti gli aspetti della vita. D'altra parte un gruppo di pensatori crede che la rappresentazione di sculture sessualmente implicite al di fuori dei templi indichi che bisognasse entrare nei templi per poter uscire dai desideri imposi da Kama.
A parte il Kamashastra di Vatsyayana, che rimane senza dubbio il più famoso di tutti questi scritti, esiste un certo numero di altri libri, ad esempio:
• il Koka Sastra (o Ratirahasya), traduzione letterale -
• Il Panchasakya, o le cinque frecce (panca) (sakya);
• Il Ratimañjarī di Jayadeva, o la ghirlanda (manjari) dell'amore (rati, l'unione)
• L’Ananga Ranga, o il palcoscenico dell'amore.
I segreti dell'amore sono stati descritti anche da un poeta denominato Kukkoka; si crede che egli possa aver scritto questo trattato per ringraziare del lavoro svolto un re di nome "Venudutta". Questo lavoro è stato in seguito tradotto in lingua hindi ed il nome dell'autore è divenuto il breve Koka e il libro che ha scritto è stato chiamato Koka Sastra, che significa letteralmente "le dottrine di Koka", identiche al Kama Shastra, o dottrine d'amore; i nomi Koka Shastra e Kama Shastra hanno finito per essere utilizzati intercambiabilmente.
Islam
Nell'Islam il rapporto sessuale viene consentito solo dopo il matrimonio e solo con il coniuge; il sesso al di fuori del matrimonio è vietato. Esso rientra nei Zina (rapporti illeciti); anche l'adulterio viene considerato un peccato ed è strettamente proibito e punito dalla legislazione religiosa. Secondo il capitolo Al-
Poiché il matrimonio è solo tra un uomo e una donna, qualsiasi rapporto sessuale tra due uomini è vietato; l'islam non accetta l'omosessualità e non consente il sesso anale anche tra coppie sposate e anche durante il ciclo mestruale. Inoltre il sesso viene considerato come un atto di carità se fatto con le giuste intenzioni; l'inclinazione che cerca mezzi sessuali al di fuori del matrimonio deve abbassare lo sguardo all'esterno.