Come si cura dopo disturbo post-traumatico da stress
Spesso chi soffre di una qualche forma di disagio psichico tende a prendersi meno cura di se stesso, sia quando si tratta di occuparsi della propria persona in senso generale nella vita quotidiana, sia quando deve assumere terapie specifiche per la cura di una malattia fisica concomitante. Diversi studi hanno già verificato questo tipo di comportamento nel caso dell'ansia e della depressione che possono insorgere dopo un evento cardiovascolare acuto severo (come l'infarto o l'ictus), dopo una malattia oncologica o lungo il decorso di una patologia cronica importante come la sclerosi multipla o la malattia di Parkinson. Un recente studio pubblicato sul Journal of Psychiatric Research indica ora che anche chi sviluppa disturbo post-traumatico da stress (PTSD) dopo aver vissuto o assistito a un evento catastrofico o che ha fatto sentire in serio pericolo di vita tende mantenere un atteggiamento dello stesso tipo fintanto che il disagio psicologico non viene superato. Confrontando il comportamento rispetto ai trattamenti per la cura di malattie fisiche specifiche tenuto da 252 pazienti affetti da PTSD con quello di un gruppo di persone prive del disturbo psichiatrico, i ricercatori hanno osservato che i primi non assumevano le terapie prescritte nel 12% dei casi contro soltanto il 9% dei secondi. Molto spesso questa scarsa aderenza ai trattamenti dipendeva da dimenticanze involontarie, riportate da ben il 41% dei pazienti con disturbo post-traumatico da stress contro il 29% dei controlli. Ma in quasi un caso su tre (29%) l'assunzione dei farmaci era evitata in modo assolutamente consapevole, a prescindere dal tipo di patologia organica presente o dall'eventuale coesistenza di disturbi psichiatrici ulteriori come, per esempio, l'ansia o la depressione. Un corretto e precoce trattamento del disturbo post-traumatico da stress, necessario in tutti i soggetti colpiti, diventa quindi ancora più importante in chi soffre di malattie fisiche che potrebbero peggiorare notevolmente se non trattate in modo ottimale.
J Psychiatr Res 2012;46(12):1595-9.