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Sindrome coronarica acuta e depressione
Secondo un trial clinico, condotto presso il College of physicians and surgeons della Columbia university, a New York, e appena pubblicato su Jama internal medicine, appare utile ridurre i sintomi depressivi senza però avere un grosso impatto sui costi. Molti di coloro che sopravvivono a un episodio di Acs sviluppano infatti una depressione clinicamente significativa e persistente, che a sua volta aumenta il rischio di ricomparsa di Acs, oltre a incrementare il rischio relativo di morte per tutte le cause. Con un trial multicentrico controllato randomizzato, i ricercatori newyorkesi hanno comparato costi e benefici di due tipi di trattamento: da una parte la terapia standard offerta localmente da un medico di base o da un neurologo, dall’altra un programma centralizzato e supervisionato da un gruppo di esperti di salute mentale. Questo programma includeva una terapia farmacologica, una psicoterapia strutturata con contatti telefonici o telematici diretti, e una valutazione continua delle condizioni del paziente che consentiva immediati aggiustamenti della cura stessa. A una distanza compresa tra 2 e 6 mesi dopo l’evento coronarico, 150 soggetti sono stati selezionati e quindi divisi in due gruppi dopo aver scelto tra uno dei due tipi di cura disponibili. Il costo globale è risultato alla fine controntabile tra i due gruppi.
JAMA Intern Med. Published online March 7, 2013