Menu principale:
DIMISSIONI PROTETTE
LE LINEE GUIDA
APPENDICITE
INTERVENTI Appendicectomia tradizionale
Appendicectomia in videolaparoscopia
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
IMMEDIATE Emoperitoneo
Ematomi con o senza ecchimosi della/e ferita/e
LOCALI TARDIVE Raccolte sierose o sieroemorragiche, suppurazioni della ferita
Fistole stercoracee
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi
Rilevazione eventuale raccolte: siero, sangue, pus
Eventuale rimozione punti in V-
Controllo medicazione, comparsa di febbre e regolare canalizzazione
Sorveglianza clinica ogni 2 gg sino alla VII giornata
Alimentazione leggera
Il paziente può muoversi liberamente al proprio domicilio ·
CALCOLOSI DELLA COLECISTI
INTERVENTI
Colecistectomia tradizionale · Colecistectomia in videolaparoscopia
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
Emoperitoneo, coleperitoneo
Ematoma con o senza ecchimosi della/e ferita/e
Laparocele
Espulsione di punti interni
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi
Rilevazioni eventuali raccolte: siero, sangue, pus
Eventuale rimozione punti in VII-
Controllo medicazione, comparsa di febbre e regolare canalizzazione
Sorveglianza clinica ogni 2 gg sino alla IX giornata
Alimentazione leggera
Il paziente può muoversi liberamente al proprio domicilio, con fascia elastica nei casi sia stato eseguito un intervento tradizionale
CISTI SACROCOCCIGEA
INTERVENTI Asportazione (con o senza chiusura della breccia, in caso di chiusura si lascia un drenaggio)
· COMPLICANZE POSTOPERATORIE · IMMEDIATE · Ematoma con o senza ecchimosi della ferita · LOCALI TARDIVE · -
INTERVENTI
Emicolectomia destra · Emicolectomia sinistra · Resezione del colon · Amputazione rettosigma · Ano praeter
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
IMMEDIATE
Sanguinamento della ferita
Sanguinamento dall'anastomosi
Necrosi o infossamento ano praeter
Deiscenza di anastomosi
LOCALI TARDIVE
Suppurazione della ferita
Deiscenza della ferita
Fistole stercorcee
DIMISSIONE PRIOTETTA: Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi · Se vi sono drenaggi: controllo della quantità e qualità del liquido drenato (ematico, sieroso, puruloide, enterico) Rilevazione ematoma o raccolte di siero o pus
Eventuale rimozione punti in IX-
Eventuale terapia antinfiammatoria e antibiotica (specialmente in caso di deiescenza di anastomosi)
Sorveglianza clinica quotidiana sino alla XII giornata
Regolarizzazione dietetica dell'alvo
No a purganti e clisteri
INTERVENTI
Plastica della parete · Con o senza allocazione di protesi
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
IMMEDIATE
Franco sanguinamento della ferita
Ematomi con o senza ecchimosi scrotale, alla radice del pene o delle grandi labbra, in regione inguinale
Abnorme edema inguinale, scrotale, delle grandi labbra
LOCALI TARDIVE
Suppurazione
Raccolte sierose e sieroemorragiche
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi
Rilevazione eventuale ematoma
Eventuale rimozione punti in VI-
Eventuale terapia antinfiammatoria e antibiotica, specialmente nei pazienti con protesi
Sorveglianza clinica quotidiana sino alla III giornata
Non esistono limitazioni al movimento, anzi il paziente con protesi è bene che cammini
Non vi sono controindicazioni dietetiche ·
INTERVENTI
Tromboendoarteriectomia
Bypass (aortobifemorale)
Aneurismectomia·
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
IMMEDIATE
Sanguinamento della ferita
Sanguinamento dell'anastomosi
Sanguinamento della protesi
LOCALI TARDIVE
Suppurazione della ferita
Deiscenza della ferita
Inquinamento della protesi
DIMISSIONE PROTETTA Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi
Controllo vascolarizzazione (attenzione dello stato pressorio del paziente)
Rilevazione ematoma o raccolte sierose
Eventuale rimozione punti in V-
Sorveglianza clinica quotidiana sino alla X giornata · No alle limitazioni dei movimenti e delle dita
Attenzione: possibili inq
uinamenti tardivi delle protesi in caso di prostatiti, cistiti, tonsilliti, ascessi dentari, ecc. (copertura profilattica antibiotica)
LAPAROCELI
INTERVENTI
Plastica della parete con o senza locazione di protesi
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
IMMEDIATE
Franco sanguinamento dalla ferita
Ematomi con o senza ecchimosi
LOCALI TARDIVE
Suppurazione
Raccolte sierose o sieroemorragiche
Espulsione di punti non riassorbibili
Espulsione della protesi
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi
Controllo eventuali drenaggi: sangue, siero
Se nulla rimozione, mai lavare
Rilevazione eventuale ematoma
Rimozione punti in IX-
Eventuale terapia antinfiammatoria e antibiotica, specialmente nei pazienti con protesi
Sorveglianza clinica quotidiana sino alla III giornata
Non esistono limitazioni al movimento, anzi il paziente con protesi è bene che cammini
Non vi sono controindicazioni dietetiche ·
INTERVENTI
1) Evacuazioni di cisti
2) Asportazione di noduli
3) Biopsie
4) Tumorectomia
5) Quadrantectomia
6) Mastectomia
7) Mastectomia con protesi (con linfoadenectomia ascellare)
COMPLICANZE POST OPERATORIE
IMMEDIATE
Sanguinamento dalla ferita · Ematoma
LOCALI TARDIVE
Suppurazione della ferita
Raccolte sierose o sieroemorragiche
Linfedema dell'arto(4-
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo ferita: Arrossamento, Edema, Ecchimosi. Non vi sono controindicazioni dietetiche
Se vi sono drenaggi: Controllo della quantità e qualità del liquido drenato Rilevazione ematoma o raccolte sierose Eventuale rimozione punti Eventuale terapia antinfiammatoria e antibiotica Sorveglianza clinica quotidiana Non vi sono limitazioni ai movimenti. Mobilizzazione attiva dell'arto dal lato operato
POLMONE
INTERVENTI
1) Drenaggio per pneumotorace spontaneo
2) Bullectomia per via toracoscopia
3) Bullectomia associata a decorticazione per via toracoscopica
4) Toracotomia esplorativa (con o senza biopsia)
5) Segmentectomia atipica
6) Lobectomia
7) Pneumonectomia
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
IMMEDIATE
Sanguinamento
Perdita d'aria ad alta portata
LOCALI TARDIVE
Persistenza di pneumotorace
Recidiva pneumotorace
Fistola bronchiale
Versamento
Mancata riespansione totale
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi, enfisema sottocutaneo
Controllo dell'eventuale drenaggio a valvola
Eventuale terapia antibiotica
A breve eventuale ricontrollo Rx
Eventuale rimozione punti in VII-
Eventuale rimozione punti in IX-
INTERVENTI
1) Raffia per ulcera perforata
2) Vagotomia
3) Resezione gastrica · 4) Gastrectomia totale · 5) Gastroenteroanastomosi palliativa
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
IMMEDIATE
Sanguinamento dalla ferita
Sanguinamento dall'anastomosi
Deiescenza del duodeno
Deiescenza di anastomosi
LOCALI TARDIVE
Suppurazione della ferita
Deiescenza della ferita
Laparocele
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi
Rilevazione ematoma o raccolta di siero o pus
Eventuale terapia antinfiammatoria e antibiotica
Non vi sono limitazioni ai movimenti
Se vi sono drenaggi controllo della quantità e qualità del liquido drenato
Sorveglianza clinica quotidiana sino alla X giornata
Sorveglianza clinica quotidiana sino alla XII giornata
Eventuale rimozione punti in VII-
Eventuale rimozione punti in VII-
Nel paziente resecato pasti piccoli e frequenti
Pasti piccoli e frequenti
INTERVENTI
Splenectomia per rottura di milza · Splenectomia per splenopatie, per cisti da echinococco, per cisti sierose, ecc.
COMPLICANZE POSTOPERATORI
IMMEDIATE
Sanguinamento dalla ferita
Sanguinamnto interno
LOCALI TARDIVE
Suppurazione della ferita
Deiscenza della ferita
ALTRE COMPLICANZE
Aumento piastrine
Pleurite basilare sx
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi
Rilevazione ematoma o raccolte di siero o pus
Eventuale rimozione punti in IX-
Eventuale terapia antinfiammatoria e antibiotica (specialmente in caso di pleurite)
Sorveglianza clinica e radiologica in caso di pleurite
Controlli piastrine ed eventuale terapia antiaggregante
Nel tempo controllo attività immunitaria (eventuali vaccinazioni profilattiche)
INTERVENTI
Emorroidectomia
Incisione ascesso
Cerchiaggio di fistola
Cauterizzazione di ragade
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
IMMEDIATE
Franco sanguinamento
Imponente edema
Notevole rialzo termico
LOCALI TARDIVE
Emorragie tardive
Ragadi, fistole, piccoli ascessi
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo locale: arrossamento, edema, ecchimosi, eventuale · dislocazione del filo di cerchiaggio
Controllo eventuale emorragia tardiva, febbre
Eventuale terapia antinfiammatoria, lassativi
Sorveglianza clinica ogni 2 gg sino alla VII giornata
Il paziente deve osservare norme igieniche di pulizia perineale e perianale
TIROIDE
INTERVENTI
Lobectomia
Tiroidectomia totale
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
IMMEDIATE
Emorragia
Lesione o aprassia del nervo ricorrente
Ipocalcemia
Crisi tireotossiche
LOCALI TARDIVE
Emorragia della ferita
Suppurazione
Raccolte sierose o sieroemorragiche
DIMISSIONE PROTETTA
In caso di drenaggi:
Controllo quantità e qualità del liquido drenato
Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi · Eventuale rimozione punti in IV-
Eventuale terapia antibiotica e antinfiammatoria orale
Sorveglianza clinica quotidiana sino alla V giornata
Non esistono limitazioni al movimento
Non esistono indicazioni dietetiche particolari ·
UNGHIA INCARNITA
INTERVENTI
Onicectomia totale o parziale
COMPLICANZE POSTOPERATORIE
IMMEDIATE
Emorragia · Edema · Parestesie ·
LOCALI TARDIVE
Recidiva
Suppurazione
Persistenza parestesie
Periostite, osteite circoscritta
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo ferita: arrossamento, edema, sanguinamento
Le prime medicazioni con garza vasellinata, quindi pediluvi in · soluzioni di Carrel e medicazioni con garze sterili.
Sorveglianza clinica ogni 2-
Ricordarsi della profilassi antitetanica
INTERVENTI
Crossectomia
Stripping della safena
Safenectomia secondo Muller · Intervento con tecnica CHIVA
COMPLICANZE POST-
IMMEDIATE
Franco sanguinamento della ferita
Ematoma della coscia
Edema dell'arto
LOCALI TARDIVE
Suppurazione
Raccolte sierose o sieroemorragiche
DIMISSIONE PROTETTA
Controllo ferita: arrossamento, edema, ecchimosi
Rilevazione eventuali ematomi
Eventuale rimozione punti in VI-
Eventuale terapia antinfiammatoria
Sorveglianza clinica quotidiana sino alla III giornata
Il paziente può deambulare liberamente con bendaggio elastocompressivo
Evitare applicazione di bendaggio creme
LE DIMISSIONI PROTETTE E IL MEDICO DI FAMIGLIA
Gli accordi regionali ,(di cui all'articolo 8, lettera e), del Decreto legislativo 30/ 12 /1992 n. 502, come modificato dal Decreto legislativo n. 517/93 e successive modifiche, definiscono le attività svolte dai MMG in forma aggiuntiva rispetto a quanto previsto nella convenzione nazionale per i compiti del medico primaria con compenso a quota fissa. Gli accordi regionali possono prevedere l'erogazione di prestazioni aggiuntive, anche tese a un migliore integrazione tra interventi sanitari e sociali, per poter fornire prestazioni aggiuntive ulteriori rispetto a quelle previste dall'accordo nazionale. Le cure domiciliari sono destinate a tutte le persone affette da stati permanenti o temporanei, di disabilità o di morbilità, per i quali siano, a prescindere da condizioni economiche o da età anagrafica, erogabili i necessari trattamenti di cura al proprio domicilio. Queste cure rappresentano spesso una offerta terapeutica e sanitaria in alternativa al ricovero ospedaliero non indispensabile. La possibilità di cure domiciliari efficaci, in alternativa al ricovero o al prolungamento del ricovero, rappresenta per gli ammalati, una scelta di preferenza. L'allegato H della convenzione di Medicina Generale nell'assistenza domiciliare integrata, ove lo svolgimento è fortemente caratterizzato dall'intervento integrato dei servizi necessari, sanitari e sociali, in rapporto alle specifiche esigenze di ciascun soggetto al fine di evitarne il ricovero, riporta le dimissioni protette da strutture ospedaliere. Il servizio viene iniziato, con consenso del MMG scelto dal paziente, a seguito di segnalazione al responsabile delle attività sanitarie a livello di distretto nel quale ha residenza l'interessato da parte del :
1. Responsabile del reparto ospedaliero all'atto delle dimissioni
2. MMG
3. Familiari del paziente
Entro 24/48 ore dalla segnalazione il medico di distretto autorizza o meno e prende contatto con il MMG per attivare intervento integrato, dopo aver recepito il consenso del malato o dei suoi familiari. Il MMG nell'ambito del piano di interventi ha la responsabilità unica e complessiva del paziente. Al MMG viene corrisposto un compenso aggiuntivo omni-
Gli Istituti clinici di perfezionamento di Milano, nella dimissione protetta della mamma e del neonato (Legge Regionale della Lombardia 16/7), hanno previsto un'assistenza a domicilio per le mamme che desiderano tornare a casa con il proprio bambino tra le 36/48 ore dal parto. Questo servizio prevede gratuitamente l'assistenza a domicilio in III, IV e VI giornata di una ostetrica già contattata durante la degenza in ospedale e di un medico esperto di neonatologia che visiterà il neonato al domicilio indicativamente in IV giornata.