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SPALLA DOLOROSA
Le Terapie
A meno che la RMN non mostri una completa rottura di un tendine, il primo approccio è fisioterapico.
L’obiettivo terapeutico è:
la riduzione del dolore
il ripristino della forza e del movimento,
recupero del gesto articolare completo (se parliamo di persone attive o atleti).
A tal fine nella prima fase, per spegnere uno stato infiammatorio che persiste oltre i tempi accettabili vengono anche somministrati farmaci anti infiammatori non steroidei, oltre che anti dolorifici. A volte è necessaria una terapia infiltrativa locale, di attacco, con steroide (borsite), o somminisrazione di FANS con la tecnica della Mesoterapia Antalgica (di supporto al trattamento fisioterapico/riabilitativo) per risolvere una situazione di tenosinovite del CLBB, entesite, artrite acromion claveare, ecc.
In questa fase risultano di grande utilità, in progressione cronologica, la TecarTerapia somministrata in Active Motion, gli Ultrasuoni Manuali, le Onde d’Urto Focalizzate.
Una volta risolta la componente algica/infiammatoria, si potrà intraprendere un vero programma riabilitativo puro con l'obiettivo del recupero della completa funzionalità e della forza muscolare.
Gli esercizi dovrebbero far parte di uno specifico programma per il potenziamento dei muscoli, non solo della cuffia, ma di tutti i muscoli del cingolo scapolo/omerale educandoli ad essere, oltre che "mobilizzatori" anche "stabilizzatori" ed "anticipatori", sopperendo alla progressiva perdita di funzionalità della cuffia dei rotatori propriamente detta.
L’intervento chirurgico viene preso in considerazione solo se non si ottiene un significativo miglioramento dopo circa 6/12 settimane di terapia conservativa.
Nel programmare l'eventuale intervento , circa le possibilità di successo, bisogna valutare soprattutto l'età del pazienre e la "salute" del tendine, soprattutto in considerazione delle elevate rotture recidive descritte in letteratura (dal 25% al 89% ) nell'arco di 2 anni.