La depressione in età pediatrica predice il rischio di diabete
La sintomatologia depressiva nel bambino e nell'adolescente predice la progressione dell'insulinoresistenza, indipendentemente dalle modificazioni dell'indice di massa corporea (Bmi). Occorrono pertanto ricerche per stabilire se un intervento antidepressivo precoce nel ragazzo possa ridurre il rischio di un futuro sviluppo di insulinoresistenza e di diabete di tipo 2. L'ipotesi è avanzata da un team dei National institutes of health di Bethesda - guidato da Lauren B. Shomaker - che ha compiuto uno studio su un campione di 115 bambini (di età compresa tra i 5 e i 13 anni) non in trattamento ma a rischio di obesità in età adulta, valutati al basale e, nuovamente, circa 6 anni più tardi. I sintomi depressivi sono stati riferiti autonomamente dai ragazzi mediante la Children depression inventory al basale, mentre l'insulinoresistenza è stata misurata sia alla basale sia al follow-up tramite calcolo dell'indice Homa-Ir. È risultato che i sintomi depressivi dei bambini costituivano fattori predittivi significativi dei valori – rilevati al follow-up – di Homa-Ir, insulinemia e glicemia a digiuno in modelli di calcolo che tenevano in considerazione Homa- Ir e valori di insulinemia e glicemia al basale, sesso, etnia, età al basale, Bmi al baseline e sua modificazione al follow-up, anamnesi familiare per diabete di tipo 2.
Diabetes Care, 2011 Sep 12. [Epub ahead of print]