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CRIOTERAPIA
Quando la temperatura cutanea scende al di sotto dei 15 °C si osserva una paradossa vasodilatazione attribuibile a paresi della muscolatura liscia vasale o a blocco degli impulsi nervosi. L’evento si verifica solo in condizioni di freddo polare e rappresenta una estrema difesa contro il congelamento. L’immersione in acqua ghiacciata causa una serie di vasodilatazioni e costrizioni con modeste fluttuazioni termiche cutanee. L’esperienza ha dimostrato che la vasocostrizione riflessa immediata dura dai 9 ai 16 min. ed è seguita da vasodilatazioni per 4 -
L’analgesia si ottiene indirettamente anche con la riduzione dello spasmo muscolare e dell’edema che interrompe così il vizioso spasmo-
E’ una tecnica particolare ci crioterapia. L’acronimo inglese RICE sta per Rest Ice Compressione Elevation. Il riposo prevede in genere anche l’elevazione dell’artoo i parte di esso colpito dal trauma, specie se si tratta di segmenti sottoposti al carico, per tempi vriabili tra 12 e 72 ore consecutive. La compressione, utile a ridurre l’eventuale emorragia, non è sempre necessatia e, se praticata, va mantenuta per gli stessi tempi circa. Per somministrare il freddo si intende l’impiego di una fra le principali tecniche di raffreddamento della cute per periodi diversi in rapporto alla temperatura raggiunta, alla patologia da trattare, per tempi variabili tra 1 e 48 ore con intervalli tra una somministrazione e l’altra di circa 1 ora.
Mezzi di produzione
Il freddo può essere prodotto utilizzando mezzi naturali come neve, ghiaccio tritato e acqua ghiacciata, oppure impiegando agenti chimici o fisici artificialmente prodotti. Tra gli agenti chimici ricordiamo l’alcool, largamene usato in passato e privo di effetti negativi, ma dagli scarsi effetti terapeutici; al contrario il cloruro di etile e il clorofluorometano sono più efficaci, ma potenzialmente tossici e inquinanti.
Macchine criogene:
Attualmente sono usat inel primo soccorso tutori gonfiabili con gas refrigerante; in erapia di elezione sono impiegate anche macchine criogene, programmabili per temperatua e durata, con manicotti refrigeranti ed altra con CO2 liquido o aria raffreddata. Per queste ultime sono importanti oltre alla temperatura e durata d’applicazione, forma e dimensioni della sede da trattare, potenza del getto, la sua inclinazione e distanza della cute. La temperatura di queste varia tra -
McMaster comparando sperimentalmente le metodiche su citate con una sonda termica ad ago intramuscolare afferma che il ghiaccio tritato è il più efficace, naturale ed economico e conferma l’equivalenza refrigerante di gas e impacchi con sostanze chimiche.
Le modalità d’uso, spesso ancora troppo empiriche, variano secondo la patologia, la temperatura da raggiungere, il mezzo impiegato e l’esperienza dei singoli operatori. E’ ormai opinione comune che è più utile mantenere il raffreddamento per tempi protratti piuttosto che raggiungere temperature molto basse.