Incontinenza urinaria maschile, inefficace l’esercizio pelvico
Pazienti con incontinenza urinaria in seguito a prostatectomia radicale o resezione transuretrale della prostata (Turp), avviati a un training individuale di esercizio pelvico di 3 mesi, non traggono vantaggio rispetto a un gruppo in trattamento standard e determinano costi più elevati. Il verdetto è stato emesso da un team britannico - coordinato da Cathryn Glazener, dell'Health services research unit dell'università di Aberdeen (UK) - che ha condotto due studi randomizzati su 788 uomini divenuti incontinenti 6 settimane dopo prostatectomia radicale (trial 1; n=391) o Turp (trial 2; n=397) in ognuno dei quali i pazienti erano avviati a un trattamento personalizzato con un terapista ("one-to-one") per 3 mesi oppure alla sola assistenza standard con raccomandazioni sullo stile di vita. Nel gruppo intervento del trial 1, il tasso di incontinenza urinaria a 12 mesi, pari a 76%, non è risultato significativamente differente da quello del gruppo controllo (77%), con una differenza di rischio assoluto (Rd) di -1,9%. Una situazione simile si è evidenziata nel trial 2, con tassi di incontinenza urinaria non molto differenti tra il gruppo intervento e quello controllo (65% e 62%, rispettivamente; Rd: 3,4%). Dopo aggiustamento per fattori di minimizzazione e analisi dei trattamenti effettuati, i risultati non sono cambiati nei due trial, nei quali non si sono segnalati eventi avversi. In entrambi gli studi il gruppo intervento ha determinato un costo incrementale medio per paziente più elevato (180 e 209 sterline, rispettivamente) rispetto allo standard, cui non ha fatto fronte una differenza importante, dal punto di vista economico, di anni di vita aggiustati per la qualità (Qaly).
Lancet, 2011 JUL 7. [EPUB AHEAD OF PRINT]