Asma refrattario: promettente la climatoterapia ad alta quota
Il trattamento ad alta quota può costituire una promettente opzione terapeutica per i pazienti che soffrono di asma grave refrattario. Lo sottolineano Lucia H. Rijssenbeek-Nouwens, del Dutch asthma centre di Davos (Svizzera) ed Elisabeth H. Bel, del dipartimento di Medicina respiratoria dell'università di Amsterdam, in una review su una tecnica utilizzata da più di 100 anni. Molti studi, sia controllati sia non controllati, hanno dimostrato i benefici effetti del soggiorno ad alta quota nei bambini e negli adolescenti con asma allergico verso gli acari della polvere di casa (Hdm). Uno studio recente ha evidenziato anche un miglioramento dei marker di infiammazione delle vie aeree negli adulti con asma intrinseco grave, suggerendo che altri fattori, oltre all'evitamento degli Hdm, potessero contribuire all'influsso positivo della climatoterapia d'alta quota sull'asma. Il clima secco della montagna – proseguono gli autori – non soltanto riduce i livelli degli allergeni degli acari, ma anche quelli dei pollini, delle spore dei funghi e dell'inquinamento dell'aria, come pure dell'esposizione alla luce UV con effetti immunomodulatori e antinfiammatori. Non sono mai stati studiati in modo sistematico trattamenti mirati al controllo dell'ambiente – è la denuncia – e ciò è sorprendente visto che i fattori ambientali sono stati riconosciuti già da molti anni come elementi importanti nella determinazione della gravità dell'asma e in seguito si sono accumulate ulteriori prove. In ogni caso, le evidenze preliminari dimostrano che gli effetti benefici del trattamento ad alta quota nei pazienti con asma refrattario grave si manifestano sui sintomi, sulla funzione polmonare e sulla necessità di corticosteroidi, indipendentemente dallo stato atopico.
CLIN EXP ALLERGY, 2011 APR 25 [EPUB AHEAD OF PRINT]