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Premessa
Il tessuto tendineo è un tessuto connettivo/fibroso costituito da cellule immerse in una sosrtanza intercellulare, a sua volta costituita da una sostanza amorfa, di natura polisaccaridica e da una componente fibrosa rppresentata da strutture allungate, distinguibili in fibre collagene di tipo reticolare ed elastico, si notevole resistenza non tanto alla trazione meccanica attiva, quanto a quella passiva (azione di molla, di ammortizzatore), ma è soprattutto l’elemento di comunicazione tra il muscolo e l’osso ed ha il compito di trasmettere e graduare le sollecitazioni che le attività muscolari esercitano sulla struttura ossea.
Dal punto di vista istologico si distinguono:
• Fascicoli primari, secondari, terziari
• Fibrille collagene (I), connettivo lasso, elastina, tenociti
• Epitenonio -
Il tendine è una struttura poco vascolarizzata (giunzione miotendinea inserzione osteotendinea), ha scarso adattamento a stress ischemici (attività motoria) e scarse possibilità riparative in caso di lesioni; il tutto legato a un basso turn-
Dal punto di vista biomeccanico il tendine risponde in modo negativo già a basse tensioni, e precisamente, considerata una tensione massima che un tendine può sopportare prima di rompersi si avrà:
dopo il 2% : perdita della disposizione ondulata delle fibre
dopo il 5% : disposizione parallela delle fibre
dopo l' 8% : microlesioni (lesioni dei legami fra le fibre)
dopo il 10% : macrolesioni (lesioni delle fibre)
La patogenesi del tendine è legata a:
• Patologia da sovraccarico funzionale (microtrauma ripetitivo)
Ferretti, 1986; Kelli, 1986; Khan, 1998; Maffulli, 2000
• Apoptosi cellulare tendinea che precede la tendinopatia
Murrel, 2002
Ma esiste anche una ipotesi genetica poichè da studi è stato dimostrato :
• Aumentato rischio di rottura del tendine contro laterale in individui con precedente rottura tendinea
Aroen, 2004
• Polimorfismo guanina-
Mokone, 2005
Le tendinopatie comprendono le lesioni infiammatorie e degenerative dei tendini e dei loro annessi; sono molto frequenti tra coloro che praticano attività sportive, tanto da essere peculiari, secondo la regione interessata, di alcuni sport. Fattori determinati sono i microtraumi ripetuti, le ipersollecitazioni funzionali delle strutture muscolo/tendinee con scarsa possibilità di recupero e gli squilibri muscolari, conseguenti soprattutto ad allenamenti non adeguati, all'imperfezione della tecnica di esecuzione del gesto sportivo specifico, agli accessori di abbigliamento, al terreno e per ultimo, ma non ultimo, ad una certa predisposizione individuale del soggetto.
Il tessuto connettivo tendineo prende origine da un particolare tessuto embrionale, il mesenchima, e pertanto, oltre alla riconosciuta funzione meccanica ha anche una azione trofica, in quanto è nel tessuto connettivo che decorrono i vasi sanguigni, si ramificano le reti capillari e hanno inizio i vasi linfatici. Le altre funzioni svolte sono di tipo protettivo, rigenerativo e difensivo, per la capacità di costituire una barriera al progredire dei processi patologici (mediante azione umorale anticorpale e cellulare linfo/fagocitaria) e di partecipare attivamente ai processi riparativi e cicatriziali.
Nel caso in cui la lesione sia causata da un trauma diretto, da una torsione o una trazione, l'effetto immediato è il danno degli elementi strutturali del tendine, quali le fibre collagene, accompagnato da una alterazione delle pareti di capillari. Nel caso in cui invece la lesione sia dovuta a ipersollecitazione, si avrà : o una reazione tossica locale, per un accumulo di tossine che si depositano nel tessuto connettivo, o reazione neurovascolare per "stupore" del microcircolo locale. E' comunque accertato che microtraumi recidivanti portino ad alterazioni morfologiche dei tessuti connettivi, a causa dello squilibrio tra le loro potenzialità di carico specifico e le sollecitazioni meccaniche, alle quali questi tessuti sono sottoposti durante gare e allenamenti.
Esistono vari criteri di classificazione delle tendinopatie:
Classificazione Clinica (Bazina 1973) :
STADIO I : dolore che appare dopo la pratica sportiva, ma che non la ostacola;
STADIO II : dolore che appare all'inizio dell'allenamento, insieme alla fatica;
STADIO III : dolore che impone la sospensione completa dell'attività sportiva;
STADIO IV : rottura del tendine.
Classificazione Anatomo-
Tendinopatia della giunzione muscolo/tendinea;
Tendinopatia della giunzione osteo/tendinea (entesopatia inserzionale);
Tendinopatia del corpo tendineo.
Classificazione Anatomo-
Paratendinite;
Paratendinite con Tendinosi;
Tendinosi;
Rottura parziale del tendine;
Rottura completa del tendine.
I sintomi generali delle tendinopatie sono rappresentati:
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