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Omega-3 poco protettivi con la disglicemia

Omega-3 poco protettivi con la disglicemia
Una supplementazione giornaliera di 1 grammo di acidi grassi omega-3 non riduce il tasso di eventi cardiovascolari (Cv) in pazienti disglicemici ad alto rischio. Dunque non si conferma nei soggetti diabetici il potenziale effetto protettivo degli omega-3 per l'apparato cardiocircolatorio, già riconosciuto nel caso di individui con recente infarto miocardico o scompenso cardiaco. Il verdetto è stato espresso da un gruppo internazionale di ricercatori coinvolti nello studio in doppio cieco Origin (Outcome reduction with initial glargine intervention), in cui 12.536 pazienti ad alto rischio Cv e con ridotta glicemia a digiuno o ridotta tolleranza al glucosio o diabete sono stati suddivisi in modo randomizzato a ricevere ogni giorno una capsula da 1 g contenente almeno 900 mg di etilesteri di acidi grassi omega-3 oppure un placebo. Come outcome primario il team di studiosi ha posto la morte per cause Cv. Durante un follow-up medio di 6,2 anni l'incidenza dell'outcome primario non è diminuita in modo significativo nel gruppo omega-3 rispetto a quello placebo (9,1% vs 9,3%). Inoltre l'impiego di omega-3 non ha determinato effetti significativi su tassi degli eventi vascolari maggiori (16,5% vs 16,3%), dei decessi per cause generali (15,1% vs 15,4%) o per aritmia (4,6% vs 4,1%). I livelli dei trigliceridi sono invece diminuiti in modo più evidente tra i pazienti che assumevano acidi grassi omega-3 rispetto a quelli del gruppo placebo, ma ciò non ha determinato un effetto significativo sugli altri lipidi.
N Engl J Med, 2012 Jun 11. [Epub ahead of print]

 
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